Questo è cio che ho da dirvi:
Sono Frank, questo vi basti; ho seguito le comete quando gli altri
cercavano l'oro e adesso siamo all'ultima frontiera.
Ricordo come fosse oggi quel giorno.. Avevamo appena fatto il primo
grande carico di carburante durante un passaggio su Sirio. Il capitano
sembrava soddisfatto. I suoi occhi erano soddisfatti. Era soddisfatto.
E noi tutti sapevamo cosa sarebbe accaduto di lì a poco,
lui si sarebbe messo sulla sua poltrona, sul ponte di comando e
avrebbe ordinato, tirando il petto in fuori: "accendete, accendete
per Dio". E noi avremmo acceso. Oh si che l'avremmo fatto,
l'avremmo fatto. E cosi lo facemmo.
Ricordo come fosse oggi o ieri, ieri.
Sono nato in un posto lontano, Radagost. Una città satellite
nell'orbita di Alpha Centauri quadrante beta, terza stella a destra
venendo da Oh-zzan.
Ho lasciato presto la mia famiglia e ho cominciato a viaggiare per
la galassia, con l'autostop, perchè crediti ne avevo spesi
tutti in carburante per certi miei viaggi. Ho girato per tutti i
motel di Tergur IV, e dei suoi satelliti ho visto cose, ho conosciuto
gente e ho fatto cose.
Questo finchè qualcosa di incredibile forza giunse per cambiarmi
la vita.
Ricordo come fosse ieri.
Ero in una fumosa festa sul satellite di Sirio e c'era un mucchio
di gente ognuno con le proprie alchimie in tasca. C'era un sacco
di gente che ballava, venivano da tutte le parti, ho visto anche
un paio di Cefalopoidi clandestini, e poi le venusiane certe venusiane...
Io ero là, mi facevo i cazzi miei e bevevo un pò di
maria che avevo finito le cartine, quando vidi vicino a me un tipo
strano e aveva due occhi che dicevano: "io non credo che tu
abbia davvero voglia di rimanere per tutta la sera in questo posto,
abbiamo da fare delle cose...".
Così ci capimmo con uno sguardo,ed io risposi con le pupille:
"stavamo aspettando la stessa cosa... fratello siamo qua..."
la musica aumentava di volume. Ad alcuni alieni privi di martelletto
saltò l'apparato acustico. Lui era il Capitano Silvio.
Quel giorno sarebbe poi diventato per me una data importante. Divenni
il Ten F. Cartina. Eravamo in pochi a salpare da Sirio, ricordo,
ma il capitano era sicuro di quello che stava facendo e anche noi
lo eravamo. Partimmo in una mattinata uggiosa con un'emozione che
ci strozzava il fumo in gola, a bordo tutto era pronto per la partenza,
il Capitano, il Colonnello, Tubotron, il Caporale ed io avevamo
uno sgurado strano che ogni tanto rivedo sulle loro facce in altre
situazioni; poi il conto alla rovescia...
E partimmo. Senza sapere altro.
Sono ormai numerosi cicli che il nostro viaggio prosegue e le mie
esperienze si sono moltiplicate. Da quando mi trovo sull'astronave,
dai suoi viaggi ho compiuto viaggi meravigliosi che molti uomini
non faranno mai. E nessun disco fisso potrebbe contenerli tutti.
Ora sono qui sul ponte di comando deserto in una leggera penombra
e con una vista dal mega-monitor sul pianeta Iweugf che è
commovente. Gerry in un dolce sottofondo fa scivolare queste lettere
in un oblio e l'astronave dispare sotto i miei piedi.Un altro viaggio.
Un altro mondo. Un altro passo.
Questo era ciò che avevo da dirvi.
Ten. Frank Cartina
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