...Sono passati circa otto mesi da quando ebbi le prime strane
avvisaglie di ciò che stava per accadere.
Ogni mattina, prima di scendere dal letto, ero sempre pervaso dal
senso di aver lasciato qualcosa di incompiuto nella notte, durante
i miei sogni. Era come se mi trovassi sulla soglia di una porta
ed ogni notte fossi sul punto di varcarla. Qualcosa però
me lo impediva: oltre quella soglia c'era la faccia di un vecchio,
vestito in modo strano, che mi faceva dei cenni con le mani.
La cosa durò circa un mese finché una sera, più
stanco del solito, decisi di coricarmi presto. Le mie membra sentivano
volentieri il caldo contatto delle coperte ma, più che in
un letto, avevo la sensazione di trovarmi in un luogo lontano, irreale.
Davanti a me sempre più nitida era la faccia del vecchio.
Questa non era una notte come le altre... Avevo varcato la soglia...
TEORIA E PRATICA GENERALE DELLA TRADUZIONE SECONDO IL MODELLO DELLA
GRAMMATICA DELLA DIPENDENZA
1. Prima di procedere ad illustrare una serie di operazioni preliminari
indispensabili alla traduzione, occorre fare una riflessione teorica
di carattere generale, che però è ricca di implicazioni
pratiche per il traduttore, e introdurre il concetto di "valenza
verbale" : considera che tutti i verbi hanno la capacità
di legare a sé, condizionandone la forma, un numero di parole
che varia da zero a tre. Tali parole sono:
1. il soggetto
2. l'oggetto principale
3. l'oggetto accessorio.
Anche se da un punto di vista teorico la tradizionale definizione
di soggetto sia assai discutibile, tuttavia è possibile mantenerla,
poiché non produce danni al traduttore, mentre è opportuno
fare delle precisazione per quanto riguarda il complemento oggetto.
Per oggetto principale si deve intendere il primo complemento su
cui si esercita l'azione del verbo, in un significato che va molto
al di là di quella tradizionale, per cui nelle frasi italiane:
1. danneggiare il raccolto
2. nuocere al raccolto,
i cui verbi vengono classificati l'uno come transitivo e l'altro
come intransitivo, e come tali l'uno in grado di reggere un complemento
oggetto e l'altro no, entrambe le parole "il raccolto"
e "al raccolto" sono il complemento oggetto dei verbi
"nuocere" e "danneggiare". Viene così
a cadere una delle più definizioni tradizionali più
rovinose per il traduttore, quello di verbo "transitivo"
e verbo "intransitivo", quali verbi che possiedono o meno
un complemento oggetto. Pertanto queste due qualità fondamentali
del verbo vanno correttamente ridefinite nel modo seguente:
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