Il mio nome è Docdtor Hermann Von Fredrerich Sentsimilliam.
Ebbi i miei natali in sistemi planetari a voi sconosciuti. La mia
storia è un solco di spina di rosa sulla schiena di una musa.
Molti sono i dubbi che rendono incerta la mia mano, tremante la
voce nel narrarvi le magnifiche e, a tratti, infauste vicende
determinate dai miei voleri.
Molti sono gli indubbi errori che costellano il mio excursus di
luci ed ombre come uomo di scienza.
A voi, benevoli compagni, l'arduo compito di emettere un' obbietiva
sentenza, tant' è chiaro per me ormai che una "verità"...
Scientifica o di qualsivogli extragiviano credo... Non esista.
Correva l' anno astrale 11-96.
Allora per voi ero ancora una coincidenza astrale che doveva ancora
verificarsi.
Ero totalmente assorbito dai miei nottuni e febrili studi. Perso
nelle smanie convulse che accompagnano la morbosa sete di conoscenza,
non mi accorgevo di essere andato...Per così dire... "Oltre"!
Al tempo beneficiavo di un solido e fertile sodalizio intellettuale
con il ben noto Nonno.
Avvalendomi delle avanzate tecnologie offertemi, sondavo gli immensi
abissi del sapere telematico sviluppando mio malgrado una "consapevolezza
di rete". Andai avanti spregiudicatamente fino a raschiare,
di quell' oceano, i fondali fino ad allora coperti da un sacro velo
di verginità ineffabile. Ma a l' Uomo forse non è
dato di sapere tutto.
La mia fede è una e mai un altro credo potrà inficiare
la mia integrità di uomo di scienza. Ma credetemi appunto
per questo amici miei, quantunque il mio Ingenium rifiuti questi
aspetti interpretativi del Fenomenum, forse esiste una...
Legge suprema. Un extraastralizzato "ente" al cui volere
io, con le mie effimere velleità di conoscenza, ho inadempiuto.
Ancestrali credenze di divinità adirate si reinpossessano
dell' Uomo come portavoci traslate di urlanti ansie di colpe.
Non mi è dato di conoscere il comandamento, ma qualora dovesse
esistere miei amici... Io ho peccato!
E questo piccolo arrogante uomo molto pagò il suo desiderio.
Stavo dicendo, scusate, che i miei studi procedevano col vento in
poppa.
[da concludersi...]
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